ENORMI VANTAGGI PER RISCALDAMENTO
CONTINUATIVO D'ABITAZIONI INTERE
REALIZZAZIONI e CASI REALI di riscaldamento con stufe e
caminetti a legna
modello
ASHFORD 20.1
località VARESE
60mq COIBENTATI
INTERVISTA: Voto per l'acquisto: 8.5
"Abito sul lago Maggiore, gli inverni non sono
freddissimi ma dove abito il sole non arriva da novembre a
febbraio e quindi la temperatura mediamente è più bassa di
2/3 gradi.Ho un’abitazione disposta su due piani ben
coibentata con cappotto esterno di 8 cm, classe C di
certificazione energetica, mi interessava scaldare la parte
sopra (mansardata a forma di L, soggiorno, bagno e camera da
letto) di circa 60 mq/150 m cubi
sostituendo la vecchia stufa a
pellets. Mi ero stancato di sentire il continuo ronzio della
ventola ed inoltre consumando circa 120 sacchi l’anno (1800
kg, più o meno 500 euro) non riuscivo a mantenere la
temperatura su livelli accettabili, infatti spegnendo la
stufa verso mezzanotte con 20/21 gradi, nei periodi più
freddi trovavo la mattina 16/17 gradi e rientrando verso le
cinque del pomeriggio 15 gradi se non meno. Mi
serviva quindi qualcosa che bruciasse legna e che
continuasse ad emettere calore per più tempo, inizialmente
ho pensato ad una stufa tipo stube con i giri di fumo
ma poi l’ho dovuta scartare sia per i costi sia per il peso
elevato.
Ho iniziato ad informarmi su internet finchè
finalmente ho trovato questo sito che confrontava in modo
imparziale i vari prodotti, è qui che ho scoperto le stufe a
legna a lunga e lunghissima autonomia di braci, cioè delle
stufe che una volta caricate rilasciano calore per molte ore
grazie ad una qualità costruttiva impeccabile e grazie a dei
sistemi di controllo della combustione che permettono di
bruciare la legna più lentamente e quindi per un periodo più
lungo.
porzione d'abitazione ampiamente vetrata
Alla fine ho acquistato a febbraio dello scorso anno una
Blaze King, stufa Canadese a lunga autonomia con
catalizzatore, modello ashford 20.1 cioè la più piccola
della serie ma che per le mie esigenze è più che
sufficiente, ci si può caricare fino a 17 kg di legna e
dichiara un’autonomia di 20 ore. L’ho posizionata
centralmente in modo che riesca a scaldare tutto il piano.
Sul sito, oltre ad effettuare test
di autonomia dei vari modelli, spiegano che la maggior parte
delle stufe va in crisi quando si carica molta legna e si
regola al minimo l’afflusso dell’aria, in questo senso è
molto importante la presenza di un catalizzatore (azionato
manualmente con una leva quando il termometro raggiunge la
zona attiva, cioè dopo circa una mezzora dall’accensione)
che tratta e pulisce i fumi prima che vadano nella canna
fumaria, migliorando la combustione specialmente alle basse
andature, riduce l’emissione di scorie inquinanti e genera
un supplemento di calore.
Nella prima parte della stagione, con temperature non
troppo fredde (minime di 1/2 gradi e massime di 7/8) dopo
aver utilizzato per qualche ora la stufa in modo normale
inserendo ogni tanto 1 o 2 pezzi di legna era sufficiente
una carica di 10/12 kg la sera
prima di andare a letto e regolare il termostato sul minimo
per trovare alle 7 del mattino ancora le braci ardenti e la
stufa molto calda, quasi
intoccabile. Quest’unica carica bastava per rientrare a
casa verso le 17 e trovare una temperatura intorno ai 18
gradi. La stufa infatti, anche quando esaurisce le braci,
continua ad emettere un piacevole calore per alcune ore.
In questi periodi il consumo di legna giornaliero è stato
intorno ai 18/20 kg.
Nei periodi più freddi con minime sotto lo zero (in
realtà quest’anno si è verificato poche volte) avevo 2
possibilità: la prima era aumentare la carica serale fino a
riempire tutta la camera di combustione (sono riuscito ad
inserire 18 kg di legna) e non ricaricare la mattina, la
seconda era fare due cariche più leggere (intorno ai 10 kg)
una la sera ed una la mattina. In entrambi i casi la
temperatura al rientro nel tardo pomeriggio era intorno ai
19 gradi e c’erano ancora delle braci ardenti sulle quali
poter riaccendere senza fatica.
In questi periodi il consumo
di legna giornaliero è stato di 25/30 kg. Durante tutta la
stagione avrò consumato circa 30/35 quintali di legna per
una spesa paragonabile a quella dei
pellets, ma non ho mai avuto temperature in casa inferiori
ai 18 gradi, e poi è un calore molto più piacevole che si
sviluppa per il 50% circa per convezione e per il 50% circa
per irraggiamento e che alla lunga scalda anche i muri
interni.
Per le mie esigenze il modello piccolo è anche troppo
potente (9 KW), però preferisco avere una camera di
combustione capiente per cariche che durino più tempo
piuttosto che dover caricare più volte, il rovescio della
medaglia è che quando si carica al massimo della capienza,
anche regolando il termostato al minimo, il calore che si
sprigiona è veramente tanto ma
preferisco un eccesso di caldo piuttosto che soffrire il
freddo come mi succedeva con la stufa a pellets.
Per la camera da letto ho risolto con una tenda che apro e
chiudo a seconda che voglia mantenere più o meno alta la
temperatura.
La canna fumaria l’ho installata insieme alla stufa ed
esce verticale direttamente sul tetto, è in acciaio
coibentata ed è alta circa 5 metri,
la legna che ho usato è frassino ma purtroppo non era secca
come volevo (circa 20% di umidità quando sarebbe
meglio 10/15), questo ha provocato accensioni un po’ più
lente e vetro da pulire un po’ piu’ spesso ma non ha
pregiudicato il funzionamento della stufa che si è sempre
comportata benissimo
come tiraggio e nelle andature al minimo. La cenere che si
accumula va tolta usando il cassetto estraibile oppure
una paletta ed un’aspirapolvere direi ogni 10/15 giorni se
si effettuano cariche pesanti per poter avere il massimo del
volume disponibile,
se invece si fanno mezze cariche si può svuotare anche una
volta al mese.
Ho cercato anche di seguire i consigli del manuale che
diceva di non smanettare troppo sul termostato che regola
l’afflusso dell’aria ma di aspettare almeno 25/30 minuti
per passare da un livello all’altro (sono 3 in tutto ma con
possibilità di regolazione anche su livelli intermedi),
questo significa che quando per esempio si riaccende sulle
braci non bisogna mettere subito al minimo ma occorre andare
per gradi e quindi passano 40 minuti dalla carica al
posizonamento della stufa sull’andatura minima.
Da quando la stufa è sul minimo se la
camera di combustione è piena ci sono all’incirca altre 3/4
ore di fiamme e poi comincia la trasformazione della legna
in braci. Per azionare il catalizzatore occorre
invece aspettare che la temperatura nella camera di
combustione raggiunga un livello minimo, c'è un termometro
che segnala la zona attiva,solitamente occorrono da spenta
una ventina di minuti.
Alla fine di questo primo anno
di utilizzo posso dire di essere pienamente soddisfatto
della Blaze King e della scelta di passare dai pellets alla
legna, stufe di questo tipo hanno la stessa autonomia di
quelle a pellets (se non maggiore) senza averne i difetti
(rumorosità, costi maggiori, dipendenza dall’elettricità,
scarso mantenimento del calore una volta spente) e poi la
fiamma e l'ambiente che crea una stufa a legna non ha
paragoni con nessun altro tipo di riscaldamento.
combustione lenta ad andatura
media
"Volevo infine ringraziare Emiliano, che cura il sito
stufe e focolari, che oltre ad essere un grande esperto di
tutto ciò che riguarda il riscaldamento naturale è anche una
persona davvero squisita e molto disponibile."
Più del pellet
Meglio del pellet
importatore
esclusivo
CENTRO RISCALDAMENTO NATURALE di
Emiliano Squillari
str. Miravalle 17, 10024 - Moncalieri (TO)
- Italy (visite su
appuntamento)
AVVERTENZA LEGALE DM
n.186, 7 novembre 2017: le stufe a legna vanno utilizzate come da certificazione (es.: prodotto 12 kw/h
inserire 3.4kg legna all'ora con andatura
elevata),
leggete attentamente
il manuale Italiano fornito per acquisire le corrette indicazioni d'uso
conformi al DM 186 per Italia/Europa.