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LEGNA DA ARDERE:

 

SCELTA BUONA LEGNA DA ARDERE
VIRTU' DEL LEGNAME ABBONDANZA DI RISORSE
  FONTE DI ENERGIA RINNOVABILE
  NON CONTRIBUISCE ALL'EFFETTO SERRA
TASSO DI UMIDITA' E POTERE CALORIFICO IL LEGNAME ESSICATO SCALDA MOLTO DI PIU'
LEGNA DOLCE, LEGNA DURA E LEGNA RESINOSA DIFFERENZE CARATTERISTICHE DEI LEGNAMI DA COMBUSTIONE
LEGNA TAGLIATA IN PICCOLA E GRANDE SEZIONE DIFFERENZE CARATTERISTICHE DEI LEGNAMI DA COMBUSTIONE
LEGNA SECCA SEGNI DI ESSICAZIONE DEL LEGNAME
ACCATASTARE LA LEGNA LA SICUREZZA
  LA VENTILAZIONE - AREAZIONE
  LA COPERTURA
TRONCHETTI PRESSATI BUONA ESSICAZIONE E PRESSIONE - PRATICITA'
LA LIGNITE - IL CARBONE

MOLTO INQUINANTI

 

SCEGLIERE LA LEGNA DA ARDERE PER STUFE E CAMINETTI:

Ogni stufa ed ogni caminetto ha necessità differenti sulla pezzatura / dimensione della legna ma tutti i prodotti giovano sempre di LEGNA BEN SECCA, SPACCATA NON TROPPO GROSSA e mediamente dura... generalmente il legno troppo dolce ed il legno estremamente duro sono meno raccomandabili... io personalmente amo molto MESCOLARE LE VARIE ESSENZE IN COMBUSTIONE in maniera da giovare contemporaneamente di legna più morbida che fornisce sprint alla fiamma e legna dura che produce braci vive e durature... le differenti essenze si aiutano vicendevolmente nelle varie fasi della combustione.

La legna meno raccomandabile per la combustione è quella resinosa del pino ma anche esso può venir bruciato in alcuni focolari speciali!

 

 

LE VIRTU' DELLA LEGNA DA ARDERE, FONTE RINNOVABILE:

 

FONTE RINNOVABILE è SINONIMO DI FONTE A DISPONIBILITA' "INFINITA NEL TEMPO"

 

    1) il legname rappresenta l'unica fonte d'energia RINNOVABILE a costo contenuto, largamente usufruibile IN INVERNO che possa essere utilizzata per il riscaldamento domestico.

   2) rappresenta l'unica fonte combustibile rinnovabile del pianeta, nuove piante possono crescere in una decina d'anni e sostituire quelle tagliate rinnovando la disponibilità di nuova legna. Al contrario i gas e gli idrocarburi si ri-generano nell'arco di molti millenni con processi non del tutto conosciuti.

    3) la legna da ardere rappresenta l'unico combustibile che non va ad aumentare il livello di CO2 (anidride carbonica) nell'atmosfera. Questo gas è additato come causa dell'aumento della temperatura terrestre (effetto serra).

A tal riguardo tutti i paesi del mondo si stanno accordando per ridurre le emissioni di questo gas, prodotto bruciando i COMBUSTIBILI FOSSILI.

 



 

Se ci scalderemo con la legna aiuteremo il nostro pianeta a mantenere l'equilibrio a noi utile per la vita.

Un albero durante la sua crescita riassorbe la stessa quantità d'anidride carbonica CO2 immessa in atmosfera bruciandolo, in questo modo pareggia il bilancio mantenendolo in EQUILIBRIO PERFETTO.

 

IL PIANETA E GLI ESSERI VIVENTI RINGRAZIANO!

 

 

TASSO D'UMIDITA' e  POTERE CALORIFICO della LEGNA DA ARDERE:

 

La legna UMIDA brucia con difficoltà e non scalda!

E bene che la legna che bruciamo non sia MAI VERDE (appena tagliata) MAI UMIDA o BAGNATA, bensì STAGIONATA - ESSICATA fino a diminuire il suo contenuto d'umidità ad un tasso inferiore al 15% - 20%.  Si raggiunge tale grado d'umidità dopo 12 - 18 mesi d'invecchiamento all'aperto, sotto una tettoia, AL RIPARO DALLA PIOGGIA.

Il legno tagliato in piccoli pezzi si asciuga prima rispetto a quello spezzato in grossi ciocchi. Si può accelerare l'essiccazione tramite magazzini riscaldati e ventilati ma i risultati sulla combustione non sono perfetti quanto nell'essicazione naturale all'esterno.

Il sistema d'essicazione forzata più ecologico ed economico è costituito da un'essicatoio solare coperto e ventilato... praticamente una serra a vetri o nylon, con un'apertura in basso ed una in alto, per favorire la ventilazione interna. Il legno asciugato nell'essicatoio può diminuire la percentuale d'umidità sotto il 10 %.

 

La prima fase della combustione procura l'evaporazione dell'umidità residua ancora presente nel legno.

Questa fase d'evaporazione soffre d'un dispendio energetico che ruba calore, più la legna sarà umida più perderà in resa calorica. 

Esistono in commercio utili rilevatori d'umidità che ci aiutano a meglio comprendere come essicare la legna e controllare che il fornitore di legna ci tratti correttamente offrendoci legname già piuttosto secco... comprare legna umida significa comprare acqua al posto che combustibile.

 

COMPRATE SEMPRE LA LEGNA SPACCATA MINIMO 6 MESI PRIMA DI UTILIZZARLA

E FATELA SECCARE A CASA VOSTRA PER AVER SICUREZZA D'UNA BUONA RESA...

MEGLIO ANCORA SE POTETE OTTENERE 12 O 18 O 24 MESI D'ESSICIAZIONE!

 



 

I BUONI CONSIGLI d'un esperto del settore... su UMIDITA' LEGNA ed altre cosette utili!

 

Caro Emiliano,
sono arrivato sul tuo sito per caso e ho molto apprezzato tutte le spiegazioni sulla combustione della legna, ecc...
Non da profano ma da tecnico esperto in vari settori e con esperienza sul campo, posso dire che tutto quello che hai scritto è vero e corretto e si vede che dietro c'è passione e ricerca.

Non ho trovato una sola parola fuori posto (si trovano tanti sfondoni su internet!).
Non si può aggiungere molto, ma io aggiungerei alla tabella delle essenze legnose il castagno, dicendo che non è adatto a caminetti aperti perché scoppietta molto e proietta braci, è pericoloso; e anche che, per la mia recente esperienza, il legno più adatto per avviare il fuoco è quello di ginestra, perché ha un punto di innesco di fiamma più basso degli altri. (con questo, non è che tutti possano trovare e tanto meno comprare legna di ginestra...)

Aggiungerei anche, nello spiegare perché la legna umida rende di meno, che 1 kg di acqua contenuta, per evaporare da 100° stato liquido a 100° stato vapore, assorbe circa 535 kcal, oltre quelle necessarie a portarla a 100°, cioè ancora circa 85 kcal, e quelle per il surriscaldamento da 100° a (mettiamo) 200°, cioè circa 100 kcal. Quindi, se 1 kg di legna(4300kcal) con 15% di umidità produce 3655-108=3547kcal, 1kg di legna con il 50% di umidità produce un calore utile di 2150-360=1790kcal, la metà, a fronte di una differenza del 35% di acqua!

Se la legna che compriamo è umida, oltre che comprare l'acqua al prezzo della legna dobbiamo anche sprecare una buona parte della legna rimanente per farla evaporare dal camino! Doppio spreco!
E pensare che una volta sono stato trattato malissimo perché avevo venduto della legna di quercia essiccata 3 anni e qualcuno gli ha detto che non valeva nulla perché troppo secca!

Valla a capire la gente!
Complimenti per tutto il lavoro fatto.


Simone Secciani, Gaiole in Chianti .

 


 

Il potere calorifico del legno completamente asciutto supera le 4500 Kcalorie al Kg variando un po' tra un'essenza e l'altra.

 

 

percentuale umidità

potere calorifico in Kcal/Kg  (legno secco = 4500)

peso kg/metro cubo

legno verde in pezzi

50%

circa   2000

 

legno seccato in essiccatoio

8%

circa   4000

 

legno dolce seccato all'aperto, ma coperto

15%

circa   3500

300 a 350

legno duro seccato all'aperto, ma coperto

15%

circa   3500

350 a 400

 

LEGNA DOLCE, LEGNA DURA, LEGNA RESINOSA:

 

La legna dolce si accende con facilità, brucia in fretta e mantiene per breve tempo le braci. E' ottima (se secca) per accendere la stufa o riavviare il fuoco dalle braci.

La legna dolce è legna a basso peso specifico, procura molto calore ma si consuma rapidamente durando poco tempo.

Moderare e rallentare la combustione del legname leggero non è semplice, occorre quindi inserirne poco per volta nel focolare per non surriscaldarlo.

Oggi vi sono sistemi molto evoluti che permettono la combustione lenta, controllata, regolare ed efficiente della legna, abbiamo testato una combustione lenta di solo abete raggiungendo ben oltre 24 ore con una carica di legname dolce... cosa impensabile nelle stufe tradizionali ove tal quantità di legna avrebbe surriscaldato la stufa bruciando completamente in meno d'un ora.

 

 

STUFE ED INSERTI A LEGNA CON LUNGHISSIMA AUTONOMIA D'ACCENSIONE

 

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potenze minime 2kw/h  - potenze massime di 26kw/h,  potenze modulabili costanti e regolari a focolare pieno,  rendimenti oltre 84%,  capienza legname fino a 41kg

 

 

LEGNA DOLCE:

 

Sono ad esempio legnami dolci il pioppo, il pino e l'abete.

La legna resinosa come il pino scalda molto ma produce molta fuliggine che si deposita nella canna fumaria, di conseguenza necessitano pulizie più frequenti!

La legna dura è più compatta, pesa quasi il doppio a parità di volume e brucia più lentamente... è migliore nel procurare lunghe autonomie di combustione.

Sono legni duri : il leccio, il cerro, la quercia, il carpino, il frassino, il faggio.

Una catasta di legna dura occuperà meno spazio a parità di peso rispetto ad una catasta di legname dolce.

 

CONSIDERIAMO SEMPRE POSITIVO POTER DISPORRE DI DIFFERENTI ESSENZE MORBIDE E DURE DA MESCOLARE ASSIEME NEL FOCOLARE...

L'ESSENZA MORBIDA FORNISCE UTILI CARATTERISTICHE E LA DURA ANCHE... UN'ESSENZA AIUTA L'ALTRA!

 

 

IL PROSPETTO QUI SOTTO E' SOLO INDICATIVO, VI SONO NUMEROSE VARIABILI CHE MODIFICANO LE CARATTERISTICHE DELLA STESSA SPECIE D'ALBERI (la LUNA AL MOMENTO DEL TAGLIO, VALORI D'UMIDITA' DELLA ZONA DI CRESCITA, TIPO DI TERRENO...)

 

ESSENZA LEGNA

DUREZZA LEGNA

FIAMMA

BRACI / AUTONOMIA

ASPETTO CORTECCIA

leccio

dura

molto lenta

lunga

nero-bruno semi-liscia

cerro

dura

lenta

lunga

bruno-scuro solcata

noce nazionale

dura

lenta

lunga

 

rovere

dura

lenta

lunga

corteccia solcata grigio/marrone

carpino bianco

dura

lenta

lunga

corteccia liscia grigia

faggio

dura

brucia bene

lunga

corteccia grigia liscia

alberi da frutto

dura

brucia bene

lunga

 

acacia - robinia

dura

brucia bene, scoppietta

medio-lunga

 marrone spaccata

betulla

dura

brucia bene

medio-lunga

lattiginosa

frassino bianco

dura

lenta

lunga

 

acero rosso

dura

lenta

lunga

 

olmo

dura

molto lenta

lunga

marrone spaccata

 

 

 

 

 

cedro rosso

dolce

veloce

breve

 

cipresso

dolce

veloce

breve

 

pino / abete

dolce

veloce

breve

 

pioppo

dolce

veloce

breve

grigia

 

Il potere calorifico delle varie essenze (PRIVO D'UMIDITA'- INTROVABILE IN NATURA) è molto facilmente confrontabile nella seguente immagine.

IL POTERE CALORIFICO REALE E' INFERIORE A QUELLO SOTTO INDICATO, IL GRAFICO INDICA COMUNQUE MOLTO BENE LA DIFFERENZA TRA UN'ESSENZA E L'ALTRA.

 

 

SI  EVIDENZIA CHE ALTRE FONTI DISPONIBILI DANNO INDICAZIONI UN POCO DIFFERENTI SUL POTERE CALORIFICO

 

 

LEGNA TAGLIATA IN PICCOLA E GRANDE SEZIONE:

la legna piccola, ad esempio quella delle potature primaverili, una volta essiccata è sempre utile per accendere il fuoco o ravvivarlo dalle sue braci.

I pezzi di media grandezza alimentano i fuochi più imponenti.

I ciocchi più grandi e duri alimentano i fuochi di lunga durata e favoriscono l'elevata autonomia delle stufe... ma attenzione, la combustione lenta è ecologica ed efficiente SOLO con alcune tecnologie di combustione molto evolute!

 

 

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Legna tagliata in grossi ciocchi

 

 

SEGNI D'ESSICCAZIONE DELLA LEGNA - LA LEGNA SECCA:

 

clicca sulla foto per ingrandirla

La legna durante la sua essiccazione tende spesso a creparsi e presentare lo scollamento della corteccia dal tronco. Questi sono generalmente i segni che presenta la legna secca.

 

In questa figura si osservino le indicazioni in rosso, relative alle crepe ed allo scollamento della corteccia dovuti all'essiccazione.

Le crepe sono dovute al fatto che il legno seccando (cioè perdendo il suo contenuto liquido per evaporazione) si contrae leggermente riducendo di volume.

 

La legna verde (quindi umida) è molto compatta e più pesante della sua stessa essenza essiccata.

La legna verde tende ad essere umida al tatto, ad avere corteccia molto aderente al tronco e presenza di muschio fresco sulla sua superficie.

 


 

 

Tenere la legna vicina alla stufa per 2 giorni prima di bruciarla aiuta a perfezionare l'essicazione e migliorare la successiva combustione della stessa...

 

NON ESAGERATE NELL'AVVICINARE LA LEGNA ALLA STUFA, POTREBBE INCENDIARSI... MANTENETE SEMPRE LA DISTANZA DI SICUREZZA DAI MATERIALI COMBUSTIBILI INDICATA SULLE ISTRUZIONI DELLA STUFA.

 

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TRONCHETTI DI SEGATURA PRESSATI:

 

i tronchetti in figura sono di fattura similare al pellet ma di dimensione utilizzabile nella stufa a legna.

Le sue ottime qualità termiche sono soprattutto legate ad un'essiccazione maggiore rispetto al legname da ardere e ad una forte compressione che lo rende molto denso.

La maggior essiccazione permette maggiore potere calorifico a parità di peso rispetto alla legna, la forte pressione (a parità d'essenza) donerà buona autonomia ma le braci realmente non hanno nulla a che vedere con quelle compatte del legname!!

 

Bruciando i tronchetti spesso si sbriciolano come segatura e non formano le grosse e consistenti braci d'un buon pezzo di legna dura.

 

 

Il rivestimento plastico dei tronchetti teoricamente dovrebbe impedire al materiale d'assorbire umidità e rovinarsi ma vi sono molte cause che provocano invece risultati inversi ed i tronchetti vecchi hanno sovente problemi d'accumulo d'umidità non presente in origine di fabbricazione. Basta osservare se i tronchetti si dilatano, si sbriciolano o si curvano, per capire se hanno accumulato umidità... quando sono imballati nel cartone potete anche osservare che il pacco si spacca a causa della dilatazione del tronchetto...

MEGLIO ACQUISTARE TRONCHETTI RECENTI E BEN SECCHI CHE TRONCHETTI UMIDI!

 

L'impacchettamento renderà il trasporto e lo stoccaggio pulito, pratico e veloce.

La catasta di tronchetti dovrebbe essere un po' più piccola di quella della legna da ardere a parità di calorie ed essenze.

 

Il costo dei tronchetti per contro è maggiore rispetto a quello della legna!

 

Occorre fare attenzione a dove i tronchetti vengono stoccati, devono esser ben riparati e non prendere pioggia o umidità.

 

Occorre testare varie tipologie di tronchetti perchè le caratteristiche variano molto tra una tipologia e l'altra, noi abbiamo apprezzato i tronchetti rettangolari estremamente compatti e durevoli... come legno duro.

 

 

LA LIGNITE - CARBONE:

La lignite è un carbone fossile utilizzabile per il riscaldamento nella maggior parte delle stufe a legna (non in tutte).

 

 

Figura: non sono lingotti d'oro... ma lingotti "d'oro nero". Si tratta di lignite pressata, utile per la combustione in focolari e stufe da riscaldamento.

 

Gli altri tipi di carbone fossile per le loro caratteristiche di combustione andranno utilizzati solo ed esclusivamente in stufe e focolari appositamente costruiti a tal fine, i focolari per sola legna, potrebbero danneggiarsi gravemente con l'utilizzo del carbone fossile

Sovente però l'utilizzo della lignite è ben tollerata da stufe e caminetti.

 

L'inquinamento che produce il carbone è MOLTO maggiore rispetto a quello prodotto dalla legna da ardere,  non è una risorsa rinnovabile ed emette grandissime quantità di CO2 nell'atmosfera che favorisce il riscaldamento globale... TUTTO L'INVERSO DELL'ECOLOGIA CHE NOI VOGLIAMO REALIZZARE CON IL RISCALDAMENTO NATURALE A LEGNA CON STUFE E CAMINETTI!

 

IN PASSATO l'uso del carbone era prezioso per aumentare l'autonomia della stufa e risvegliarsi con la stufa ancora accesa e la casa calda... MA oggi anche con la legna si raggiungono lunghe autonomie d'accensione e non è quindi più necessario l'uso del carbone!

Abbiamo prodotti a sola legna che restano accesi e scaldano la casa intera fino a 30 ore continuative con una sola carica!

 

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Vedi anche:  accatastare legna

 

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CENTRO RISCALDAMENTO NATURALE di Emiliano Squillari

str. Miravalle 17,  10024 - Moncalieri (TO) - Italy (visite su appuntamento)

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Telefono:  393 872 6192

P.IVA:  11309630017

AVVERTENZA LEGALE DM n.186, 7 novembre 2017: le stufe a legna vanno utilizzate come da certificazione (es.: prodotto 12 kw/h inserire 3.4kg legna all'ora con andatura elevata),

leggete attentamente il manuale Italiano fornito per acquisire le corrette indicazioni d'uso conformi al DM 186 per Italia/Europa.

RICHIEDETE SEMPRE il Manuale Italiano a  info@stufefocolari.com

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